Di ritorno da #sivalisbona, il viaggio in collaborazione con Skyscanner e l’Ente del Turismo di Lisbona, ecco il primo post riguardo le impressioni sulla città e l’esperienza fatta.
Oramai è passata una settimana da #sivalisbona, il viaggio organizzato con le altre 16 travel blogger alla scoperta di Lisbona e ancora faccio fatica a riordinare le idee. Emozioni, pensieri, sensazioni, sapori.. Si sono riversate come un fiume in piena non appena arrivata a casa (rincoglionendo i miei a puntino).
#sivalisbona è stata un’esperienza importante per me, in quanto primo viaggio all’estero insieme a delle “sconosciute”, che invece una volta lì, mi è sembrato di conoscere da sempre. La capacità di viaggiare in un gruppo numeroso, di adattarsi alla situazione e soprattutto l’ebbrezza di viaggiare da sola -non solo per quanto riguarda il volo. Un perfetto modo per testare se stessi, conoscere i propri limiti e capacità. Potrei prenderci gusto a viaggiare in solitaria!
Le ragazze che hanno condiviso con me questa esperienza hanno girato il mondo e in confronto mi sono sentita una pippaccia, ma non mi sono mai sentita fuori posto, anzi! Ognuna con la propria storia da raccontare, da cui prendere spunti e insegnamenti. Le giornate sono volate, condite da tante chiacchiere e risate Spero proprio di non perderle di vista e di incontrarle nuovamente al prossimo #siva
Ringrazio infinitamente Skyscanner per avermi dato questa splendida possibilità e Sara che ha organizzato il tutto.
Non avevo mai pensato a Lisbona prima di questo viaggio, non perchè non mi ispirasse, ma proprio perchè non mi era mai venuta in mente..forse perché è una città che non si vede e non si sente, silenziosa. Più si avvicinava il giorno della partenza e più sentivo persone che ne parlavano bene ed è stato difficile non innamorarmene.
Ho amato il suo fascino decadente, il contrasto tra i palazzi di azulejos e quelli color pastello. Ho amato i suoi vicoli acciottolati levigati dagli innumerevoli passaggi e le maledette scalinate infinite. Ho amato il contrasto del tram 28 con il blu dei palazzi. I tetti rossi delle case e il sapore vanigliato dei pasteis de nata. E che dire dei tuk tuk?! Presenti in tutte le forme, dimensioni e colori che sfrecciano veloci per tutta Lisbona. Le note del Fado per le strade di Mouraria, il colore caldo, tipico di una città bagnata dal sole.

Lisbona è una città viva, sorridente, polverosa, antica e dal sapor salmastro. Sono diventata un’esperta nel pronunciare “pasteis de nata”, tanti ne ho mangiati e ho visto sardine sotto ogni forma, pure in pupazzi!
Mi sono stupita della grandezza sconfinata del Tago e di sapere che di malinconico questa città ha solo il Fado. Nel weekend in cui siamo andate a Lisbona, ossia dal 10 al 13 giugno, la città si veste a festa per il suo patrono, Sant’Antonio. Le strade dell’Alfama, Bairro Alto, Mouraria, Bica e Graça si riempiono di colori, di odore di sardine grigliate cucinate a tutte le ore del giorno e le musiche degli stereo si mischiano a quelle del Fado creando ancora più confusione.
Le stradine di riempiono di gente che beve, balla e canta e la serata si conclude con uno splendido spettacolo pirotecnico. Neanche al carnevale di Rio! Non abbiamo perso tempo a mescolarci tra i locali, a mangiare carne o sardine in uno dei tanti chioschetti lungo le strade e ci siamo perfino buttate a ballare con loro! Il trenino era d’obbligo
Una curiosità molto carina è che Sant’Antonio, oltre ad essere il patrono di Lisbona, è anche il protettore dei voti matrimoniali. Per questo motivo per strada c’erano delle bancarelle con piantine di basilico decorate da garofani di carta e frasi d’amore che i ragazzi regalano alle loro amate come promessa d’amore affinché il sentimento duri in eterno.
Il programma dei tre giorni a Lisbona è stato così articolato ( non preoccupatevi scriverò un post a parte più dettagliato ):
1° giorno:
- Convento do Carmo
- Mercato da Ribeira
- Passeggiata all’Alfama / museo do Azulejos
- cena libera
2° giorno:
- Belém (Torre de Belém, Monumento alle scoperte e Monasteiro do Jeronimos)
- Lx Factory
- apericena al Park Lisboa
- passeggiata tra le vie del Chiado
- cena libera
Il 3° giorno è stato lasciato libero, perchè giorno di rientro.
Le ragazze erano già andate tutte via e così il mio terzo giorno di #sivalisbona lo ho dedicato a Mouraria, il quartiere più antico e verace della città; al Castelo dal quale si gode una vista mozzafiato sulla città a 360° e ai miradouros che non avevo visto, come quello di Sao Jorge e quello più in alto di tutti, la Senhora do Monte.
Non è mancata una visita al cat café di Lisbona e un giretto sul tram 28
Il rientro è stato duro e triste, Lisbona è rientrata sicuramente nella lista delle “seconde volte”: l’amore per le piccole cose, semplici, “povere”, le pause nei tanto amati café e miradouros, ma soprattutto quell’aria un pò paesana, mi hanno fatto sentire a casa.
Questa volta con me non ho portato calamite o souvenir, ma tante emozioni, ricordi, nuove amicizie e soprattutto tanta malinconia nel lasciare questa bellissima città, la città del sole.
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