Colline sinuose, campi di grano, cipressi, ottimo cibo e patria di famosissimi vini. Questa è la Val d’Orcia, una campagna compresa tra Siena e il monte Amiata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 2004. E’ una zona ricchissima di borghi medievali, in due giorni non riuscirete a vederli tutti, ma l’itinerario personalmente testato in un weekend vi permetterà di vedere il grosso ;) . Un motivo in più per tornarci, magari in un’altra stagione! I momenti migliori per visitare la Val d’Orcia sono l’autunno e la primavera; i colori in primavera sono brillanti mentre in autunno il verde lascia il posto ai toni terrosi. Inoltre sono stagioni in cui non c’è sovraffollamento di turisti. Alla fine dell’articolo trovate la mappa con tutte le tappe dell’itinerario. ;)
Partiamo!
Prima tappa: Montalcino

Piccolo piccolo, un vero gioiellino! Famoso per il Brunello e il Rosso di Montalcino lo si gira in due ore (per stare larghi coi tempi). Fatevi un tour delle cantine e gustatevi la bellissima vista sulle colline dall’alto della fortezza! Quest’ultima si trova nel punto più alto della città e fu costruita nel 1361 da architetti senesi. Altro da vedere: il Palazzo dei Priori, nella Piazza del Popolo e il Duomo in stile neoclassico risalente al 1800 posto nell’omonima piazza.
Seconda Tappa: i cipressi di San Quirico

Lasciate dietro di voi Montalcino e dirigetevi verso San Quirico d’Orcia. Se inserite su google maps la dicitura “cipressi di san Quirico” (località i Triboli) vi porterà dritti dritti all’entrata di una proprietà privata (in costruzione). Tranquilli! Si può entrare a piedi, perciò parcheggiate la macchina e seguite il sentiero, ve li ritroverete davanti ;) . Non sono altro che dei cipressi posti in cerchio, ma sono diventati ( come molti altri spot) il simbolo della Val d’Orcia. Gustatevi il panorama circostante, il tempo di farvi qualche foto instagrammabile e poi via! Verso la terza tappa!
Terza tappa: San Quirico d’Orcia, il cuore della Val d’Orcia

Quanto mi è piaciuto questo paesino! Perdetevi tra i vicoli pittoreschi fatti di casette di pietra, da non perdere la bellissima chiesa romanica e se vi piacciono i giardini all’italiana, gli Horti Leonini (ingresso gratuito). Se arrivate all’ora di pranzo come la sottoscritta non posso che consigliarvi di mangiare a la Bottega di Ines! Non ve ne pentirete 😉
Quarta Tappa: la Casa de “Il Gladiatore”

Appena usciti (1 km) da San Quirico, in direzione Pienza, vi troverete sulla sinistra un cancello con all’interno una villa dalla quale partono due filari di cipressi che scendono lungo la collina. Se avete visto il film il Gladiatore non farete fatica a riconoscerla. Anche questa tappa è segnata su Google Maps proprio con la dicitura “Il gladiatore”. Devo dire che è molto emozionante vedere i set cinematografici di film che hanno fatto la storia :D
Quinta tappa: Pienza
Altro borghetto bellissimo, famoso per il suo buonissimo pecorino, il cui centro è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco dal 1996. Infatti, gran parte del patrimonio artistico si trova nella piazza principale dedicata al pontefice Papa Pio II, il quale cercò di fare di Pienza (dal nome città di Pio appunto) la sua “città ideale” del Rinascimento. Da non perdere il Duomo di Pienza dedicato a Santa Maria Assunta, il Palazzo Borgia e la camminata Panoramica di Pienza, dalla quale si ammira uno splendido panorama sulla Val d’Orcia. Visto che ci sono diverse cose da vedere a Pienza, vi consiglio di fermarvi qui a dormire e riprendere il vostro tour il giorno dopo.
Sesta tappa: i Campi Elisi

Che so sti campi Elisi?! Sicuramente chi è amante de il Gladiatore guarderà con occhi emozionati questi campi, poiché sono stati il set dell’ultima scena del film, ma ve li consiglio lo stesso anche se non siete fan del film, perché il panorama merita davvero. Si trovano proprio sotto Pienza, lungo la strada di Terrapile, ma anche questi li trovate su Maps.
Settima tappa: Bagno Vignoni

Una vera chicca, un borghetto minuscolo con una vasca termale cinquecentesca al centro del paese. Però è talmente tanto bello che viene preso d’assalto da orde e pullman di turisti. All’entrata del borgo trovate le terme a pagamento, ma accanto al parcheggio si trova il Parco dei Mulini, chiamato così perché le acque termali che sono raccolte nella vasca di Bagno Vignoni vengono confluite verso una ripida scarpata in piccoli fiumiciattoli che poi sfociano in cascata a formare le vasche naturali (gratuite). L’acqua però a metà ottobre non era tanto calda, solo i turisti stranieri hanno avuto il coraggio di bagnarsi :D .

Andando verso l’ultima tappa potrete fermarvi al famoso agriturismo Poggio Covili per qualche foto instagrammabile. Questo posto è diventato famosissimo per i suoi filari di cipressi e splendide vedute sulle colline toscane.
Ultima tappa: Bagni di San Filippo


La Val d’Orcia colpisce ancora e ci regala queste splendide terme naturali dove l’acqua, sgorgando a 48°C, crea delle concrezioni di carbonato di calcio formando così cascatelle e vasche naturali. Sono interamente gratuite e facili da raggiungere. Il parcheggio costa 1,50€ l’ora, ma per ovviare questo problema vi basterà lasciare la macchina su in cima. Seguite le indicazioni per il Fosso Bianco e raggiungerete la famosa Balena Bianca. Data la quantità di gente vi consiglio di visitarla al tramonto (magari non in estate, vista la temperatura dell’acqua :D ).
Piccola tips: sicuramente alla Balena Bianca troverete un mucchio di gente, ma esistono altre vasche artificiali altrettanto belle e che non tutti conoscono. Prendete la direzione per le Grotte di San Filippo e, poco prima di queste ultime, sulla destra (prima del Casale Forni) troverete uno spiazzo dove poter lasciare le macchine e gustarvi le splendide vasche, delle vere e proprie terrazze affacciate sul bosco.
BONUS:
Se siete amanti delle terme naturali e avete più tempo a disposizione, a un’oretta da Montalcino si trovano le bellissime Terme di Petriolo, più precisamente a Monticiano, in provincia di Siena. Sono indicate su Google Maps e si trovano proprio lungo le rive del fiume Farma. Non c’è un parcheggio, quindi troverete posto lungo la strada. Le pozze più famose si trovano a ridosso del fiume sotto a un ponte stradale, ma se invece seguite il fiume dando le spalle al ponte, poco più giù vi ritroverete delle vasche ancora più belle e meno affollate, frequentate anche da hippie e nudisti, io vi ho avvertito, quindi non lamentatevi ;)
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