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Tam Coc, la baia di Halong terrestre

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Tam Coc è un altro di quei posti che non potete assolutamente perdere se state organizzando un viaggio in Vietnam. Altro posto fuori dal comune, soprannominato la baia di Halong terrestre perché tra le risaie spuntano come funghi delle formazioni carsiche come quelle della baia. A rendere ancora più suggestivo il paesaggio, un fiume lunghissimo navigabile. Tam Coc si trova in provincia di Ninh Binh, a sole due orette di treno da Hanoi.

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Raggiungerlo quindi è facilissimo, vi basterà prenotare i biglietti tramite il sito Baolau oppure direttamente alla stazione del treno. Se vi capita di incappare come noi in un vagone dimenticato dal mondo, pieno di insettini schifosi e blattine poco simpatiche fatevi cambiare il vagone in modo da non dovervi fare due ore di treno in piedi o col cappuccio in testa 😀 .

Per quanto riguarda l’alloggio, stavolta abbiamo deciso di godercela e abbiamo optato per il Tam Coc Garden Resort. Un resort splendido tra risaie e laghetti. Certo, la sera purtroppo col buio siamo state costrette a mangiare al resort spendendo non poco, però per una volta si può fare 🙂 .

Tam Coc - Flo' in viaggio
foto gentilmente concessa da Ilaria Tacconi

Siamo state a Tam Coc un paio di giorni, col senno di poi avrei preso tre giorni pieni per vedere le cose  che abbiamo dovuto tralasciare per mancanza di tempo. Il posto è ricco di siti di interesse, ma non sono vicini tra loro. Vi consiglio di affittare un motorino (100.000 dong, se chiedono di più contrattate), perché farà molto caldo e sarà umidissimo, vi permetterà di raggiungere in poco tempo i siti anche più distanti come Trang An, da dove partono le barche per le gite sul fiume. Tornassi indietro lo affitterei senza problemi, non c’è traffico come nelle altre città, anzi diciamo che ci sono quasi più turisti che locali.

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L’unico sito che abbiamo deciso di visitare in bicicletta (idea malsana!) il primo giorno è stato Hang Mua Cave, una montagna tra le risaie dalla quale si gode una vista spettacolare sul fiume e le montagne circostanti. Peccato che, per raggiungere la sua sommità ci vogliono 500 gradini che, sommati al caldo atroce, a un’umidità infinita, ai 40 minuti di bicicletta (immaginate i nostri culi) e alle migliaia di libellule grosse quanto elicotteri è stata un esperienza traumatica. 😀

Tam Coc - Flo' in viaggio
Nel caso la salita principale non vi bastasse…

Abbiamo scalato l’ultima parte dei gradini letteralmente a quattro zampe, madide di sudore, manco una doccia. Arrivate in cima abbiamo aspettato un quarto d’ora per riprendere fiato e asciugarci per non prenderci un colpo (perché ovviamente era brutto tempo e tirava vento. Ad agosto) . Il panorama è mozzafiato, perciò la fatica è ripagata, peccato per il tempo e la quantità di turisti. Me lo aspettavo più solitario. Fa niente!

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A proposito, non fermatevi al primo vietnamita che vi dice che non si può proseguire, arrivate fino all’ultimo “parcheggio”, così non vi farete i km. Come ovviamente è successo a noi 😀 . Non fatevi fregare!
Col fatto che questa gita ci ha portato via parecchio tempo, non siamo riuscite a vedere la pagoda di Bich Dong.

Il giro in barca che abbiamo fatto il giorno dopo a Trang An è stato molto bello. Non sapendo che era fattibile raggiungere il posto da sole (in motorino o in taxi) abbiamo deciso di affidarci a un tour organizzato dal resort, ovviamente più costoso. La nostra guida si chiamava Chi ed era davvero preparato. Lungo il fiume abbiamo visto templi, attraversato caverne dai soffitti estremamente bassi e visto anche il set in cui è stato girato il nuovo film di King Kong – Skull Island.

Tam Coc - Flo' in viaggio

 

Il giro scelto dalla nostra guida è stato quello più breve per mancanza di tempo, visto che avevamo il treno alle 5 e 30 e dovevamo vedere anche Hoa Lu e il distretto di Bai Dinh. Sì può scegliere tra 3 itinerari. Voi se avete tempo scegliete il primo itinerario, che penso sia il più bello oltre che più lungo. Ricordatevi di portare però un cappello, occhiali da sole e crema a protezione alta! Indubbiamente mi ha ricordato la baia di Halong, forse anche per questo mi ha entusiasmato meno, ma è sicuramente una tappa da inserire.

Tam Coc - Flo' in viaggio

 

Dopo il giro in barca abbiamo proseguito verso Hoa Lu, l’antica città imperiale del Vietnam che mi ha ricordato il tempio della letteratura di Hanoi. Sinceramente ne potevamo fare anche a meno di vederla, perché non c’è molto. Qui la nostra guida ci ha raccontato della dinastia Dinh e Le e del periodo della supremazia cinese. Mi è piaciuto un sacco il modo in cui ha raccontato il tutto: con pathos, infarcendo la storia di leggende… Mi sembrava di ascoltare la tartaruga di Kung Fu Panda!! 😂

Tam Coc - Flo' in viaggio

 

Dopo pranzo invece ci siamo diretti al distretto di Bai Dinh e io non avevo capito nulla. Pensavo si trattasse solo di una Pagoda buddista e invece… è un sito enorme, contenente 5 templi e la Pagoda!
Non avevo mai visto così tanta bellezza in vita mia!

Tam Coc - Flo' in viaggio
interno di uno dei templi

Chi ci ha spiegato tutto, perfino da dove venivano le colonne di legno che costituivano i templi. Ci ha parlato del buddismo in generale, di quanti buddisti ci sono in Vietnam e quali altre religioni si praticano in questo paese. Eravamo morte dal caldo e stremate, ma di tutta la giornata Bai Dinh è stata la cosa più bella.

Se avete domande riguardo la gita a Tam Coc scrivete qui sotto nei commenti 😉

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Tam Coc - Flo' in viaggio

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