Ho passato una settimana in Valle d’Itria eppure mi sembra di essere stata via un mese. Una settimana in cui mi sono sempre sentita a casa, vuoi per la genuina ospitalità dei pugliesi, vuoi perché per me il sud è Casa. Se non siete mai stati in Valle d’Itria beh, dovreste. Le coste pugliesi sono splendide, ma anche l’interno va preso in considerazione. La valle d’Itria è quella porzione compresa tra Bari, Taranto e Brindisi, dove distese infinite di ulivi, muretti in pietra e trulli la fanno da padrone e masserie dove si respira aria di tradizione.
Non preoccupatevi però, ché è possibile fare anche mare! Ci vogliono 30 minuti per arrivare all’Adriatico e una cinquantina di minuti per raggiungere la costa jonica. Sono coste completamente differenti: la costa jonica è perfetta per le famiglie perché, oltre ad avere un mare limpido come le Maldive, la spiaggia è una lingua di sabbia lunga con tratti attrezzati e facilmente accessibili.
La parte adriatica invece va da Monopoli a Ostuni, dove ci sono tantissime cale, parcheggi gratuiti e a pagamento, facilmente raggiungibili anche da navette. Anche qui il mare ha bellissimi colori!
I paesini più belli della Valle d’Itria non sono pochi, ma a pochissima distanza gli uni dagli altri. Il consiglio che posso darvi è quello di fare tappa fissa a Martina Franca e muovervi a raggiera, tanto si girano tutti in mezza giornata, massimo un giorno intero. La parola d’ordine è “perdersi”: perdersi tra i vicoletti, cogliere ogni particolare (sicuramente saranno tutti addobbati con piante, fiori, scritte), scambiare due chiacchiere con la gente del posto, inebriarsi della freschezza e ospitalità dei pugliesi…e tornare con un sacco di prodotti tipici tipo taralli, salumi e formaggi :D .
Al momento la linea dei treni non collega molto bene questi paesini, con gli autobus ci vuole troppo tempo, perciò un bell’on the road in auto è più che consigliato.
Cominciamo!
Cosa vedere in Valle d’Itria: Martina Franca
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E’ il paese più grande della Valle d’Itria, caratterizzato da case bianche, pietra viva mista a uno stile barocco e rocòcò. Lo adoro! Il centro storico è un dedalo di viuzze e vicoli ciechi. Il corso principale ha tantissimi localetti carini in cui cenare o prendersi qualcosa da mangiare. Si trova in un punto strategico, a metà tra il mar Jonio e Adriatico.
Cosa vedere:
- Il Palazzo Ducale (un tempo residenza dei Caracciolo, oggi sede del Municipio)
- Basilica di San Martino, splendida chiesa in stile barocco martinese posta nella piazza centrale della città
- Mangiare in una braceria (macellerie che sono anche ristoranti) tipica di Martina Franca, a differenza di Cisternino dove sono chiamati Fornelli
A parte il palazzo Ducale e la Basilica dovete perdervi tra le viuzze di questa città e scovare ogni dettaglio che essa cela! Il centro storico è tutto realizzato in pietra carsica locale ed è tutto ZTL, perciò armatevi di santa pazienza per cercare posto che non sia strisce blu. Cercate tra via Umberto Giordano e Via Trento ;). In alternativa ci sono dei parcheggi (liberi e a pagamento):
- parcheggio comunale
- piazza filippo d’Angiò
- Viale Europa
Ristoranti e cafè da non perdere:
- L’arte dell’arrosto: braceria tipica dove ho assaggiato bombette di diverso tipo e una salsiccia classica (ma so morta prima) alla cifra di 13.50€ . E’ consigliata la prenotazione.
- Origini: osteria tipica martinese, nata da una coppia di martinesi in un vicoletto in pieno centro storico, ristrutturata secondo la tradizione pugliese. Anche se fuori stagione, ho mangiato delle ottime orecchiette alle cime di rapa
- Osteria del Coco Pazzo: altra osteria tipica martinese in cui ho mangiato una squisita tagliata di capocollo (tipico di Martina Franca)
- Bar Tripoli: storico caffè di Martina Franca in cui assaggiare i famosissimi Bocconotti, dolci simili ai pasticciotti leccesi, ma più grandi, ripieni di crema o ricotta. Io sono uscita pazza per questi ultimi, voi se li provate, fatemi sapere quale dei due preferite! Magari digiunate dal giorno prima, prima di assaggiarli entrambi ;D
Dove alloggiare a Martina Franca:
Ho alloggiato in una casa carinissima in pieno centro, dove per 7 notti ho pagato solo 250€ prenotandola pochissimi giorni prima della partenza. La casa ospita fino a 8 persone, la signora Anna è molto disponibile e gentile, inoltre al vostro arrivo troverete anche le cose per la colazione. L’alloggio si chiama La casa in Centro. Se invece preferite dormire in un trullo vi consiglio Trulli come una volta, vicinissimi a Martina Franca.
Alberobello
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Svegliarsi alle 5 per gustarsi questo splendido paesino senza l’orda di turisti non ha prezzo. Alberobello va visitata due volte (se non alloggiate in questo paesino): una la sera e una la mattina. Dista 20 minuti da Martina Franca ed è famosissimo per essere interamente costituito da trulli. Dal 1996 è entrato a far parte del Patrimonio dell’umanità dell’Unesco. La storia dei trulli è legata a un editto del Regno di Napoli del XV secolo che sottoponeva ogni nuovo edificio a un tributo. Perciò i Conti imposero ai loro contadini di costruire le loro abitazioni senza malta, in modo tale da sembrare facilmente distruttibili. La struttura circolare quindi risultò la forma migliore per costruire a secco le abitazioni.
Dopo aver fatto una splendida colazione da Così com’era (assaggiate il crostone di pane, ricotta, miele, mandorle e vincotto, non ve ne pentirete!), partite alla volta dell’Aia piccola, il quartiere più autentico di Alberobello. Qui ci sono solo abitazioni, nessun negozietto o turisti, che si riversano tutti nel Rione Monti. Perdetevi tra i vicoli, ma non perdetevi la splendida vista su tutti i trulli che si gode dal Belvedere di Santa Lucia! Il Rione Monti invece è la zona più commerciale, ricca di negozietti e anche ristoranti, ma non per questo meno bello! Poi la sera è tutto illuminato con lucine… Adooorooo!!!
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Cosa vedere:
- trulli siamesi
- trullo sovrano
- Parrocchia di Sant’Antonio di Padova
- casa d’Amore
- Chiesa dei Santi Cosma e Damiano
Locorotondo e Cisternino
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Il primo dista 10 minuti di macchina da Martina Franca, mentre il secondo 15. Altri borghetti carinissimi visitabili in mezza giornata, Locorotondo è perfino rientrato nel circuito dei Borghi più belli d’Italia! Cisternino invece è famoso per le bombette, ossia degli involtini di interiora di agnello cotti alla brace. Le loro viuzze bianche bianche sono decorate da tantissime piante, scritte, addobbi (Locorotondo sotto Natale è magica!)…Troverete anche molte belle chiese e palazzi.
Dove mangiare a Locorotondo:
Dove mangiare a Cisternino:
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Ceglie Messàpica e Grottaglie
Ceglie Messàpica e Grottaglie sono gli ultimi paesini dell’on the road in Valle d’Itria. Il primo è un altro paesino che si trova tra la Valle d’Itria e il Salento, più precisamente nella parte meridionale dell’altopiano della Murgia. Mi ha piacevolmente stupito, con i suoi vicoli bianchi, il Castello Ducale e la piazza del Plebiscito, dove quella sera hanno fatto l’ultimo concerto della Pizzica, ballo tradizionale pugliese nato negli anni ’70. Vicino Ceglie è possibile visitare anche un paio di grotte; Grotta San Michele e la grotta di Montevicoli.
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Grottaglie invece non è niente di che come borgo, ma vale assolutamente una visita per il quartiere delle ceramiche. Impazzirete in quel tripudio di palloncini, tazze e fichi d’india colorati!
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