Mai stati a Narni? No?! Allora dovreste rimediare subito!
Splendido borgo medievale in provincia di Terni, dedalo di viuzze acciottolate, un continuo sali scendi di scalinate, botteghe di artigiani e antichi forni. Gli amanti del fantasy come me saranno felicissimi di sapere che questo borgo in epoca romana si chiamava Narnia. Vi dice nulla questo nome?! E’ proprio da questo borgo che lo scrittore Lewis ha preso il nome per scrivere la sua saga fantasy Le cronache di Narnia! Adorooo!
La cosa che mi ha colpito di più di questo borgo è che sembra si sia fermato nel tempo: le botteghe e i ristoranti della via principale hanno i portoni in legno e le insegne dei forni e delle osterie sono in perfetto stile medievale! Per non parlare delle fontane a Piazza Garibaldi e il pozzo medievale.







Ex colonia romana e punto strategico sulla via Flaminia, è emerso da alcuni studi che Narni sarebbe il centro geografico d’Italia. Più precisamente il punto esatto si trova sul Ponte Cardona (Montello), situato lungo l’acquedotto romano della Formina. Testimonianza invece di essere stata un colonia romana sono il Cantiere Navale nei pressi di Stifone, che all’epoca era il porto del borgo, e il Ponte d’Augusto lungo la ciclovia del Nera.
Vi consiglio di dormire almeno un paio di notti a Narni, per girare tra i suoi vicoli, vedere i principali punti d’interesse e le bellezze naturali dei dintorni come le Gole del Nera e la Cascata delle Marmore. Entrambe imperdibili!
Cosa vedere a Narni
Cliccando sui nomi si apriranno le informazioni riguardanti i maggiori siti di interesse:
- Concattedrale di San Giovenale (Orari di apertura: dalle 8 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19)
- Chiesa di San Francesco
- Piazza dei Priori con l’omonimo Palazzo
- Piazza Garibaldi; centro nevralgico di Narni su cui si affaccia un lato della cattedrale di San Giovenale, il Palazzo Vescovile, un’antica torre medievale e al centro una bellissima fontana ottagonale.
- Piazza dei Priori; su questa piazza affaccia Palazzo dei Priori, che in epoca medievale era sede delle magistrature cittadine, mentre dal 1618 divenne sede dei Padri Scolopi.
Poco dopo Piazza dei Priori si trova l’associazione culturale Narni Sotterranea, fondata negli anni ’70 da un gruppo di giovani speleologi, che organizza delle visite guidate agli ipogei rinvenuti nel corso degli anni. Le visite ai sotterranei sono aperte anche ai claustrofobici, poiché ci sono molte aperture verso l’esterno durante tutto il percorso. Oltre alle visite guidate ai sotterranei, tramite Narni Sotterranea è possibile svolgere anche altre attività, come la visita all’acquedotto Formina (sempre sotterraneo) e un’altra attività fighissima sotterranea….Il parco avventura!
Le Gole del Nera e le Mole

Per gli amanti della natura Le Gole del Nera sono imperdibili. Il percorso ciclo-pedonale che costeggia il Nera, parte da Narni Scalo e arriva fino alle Mole è lungo 5 km ed è stato ricavato da un vecchio tratto ferroviario dismesso. Il percorso è abbastanza pianeggiante perciò di facile accesso a tutti. Non siete costretti a percorrerlo tutto, potete fare come me e andare direttamente ai punti intermedi, come il borgo di Stifone, per ammirare le acque celesti del fiume e l’ex cantiere navale. Il colore così acceso delle acque è dovuto a una reazione chimica con la quantità di sali di rame presenti nel terreno.
Il punto clou di questo percorso sono le Mole. Qui il fiume forma un bacino, dove lungo le rive è stato realizzato delle terrazze di legno sulle quali è possibile prendere un po’ di fresco nei mesi estivi e ammirare le gelide (15° max) e cristalline acque del fiume in una vegetazione rigogliosissima. In realtà c’è il divieto di balneazione, poiché soggetta a inondazioni improvvise dovute alla vicina centrale idroelettrica. Questo lo scoprii qualche anno fa quando andai insieme ad altre travel blogger ignare di tutto ciò, anche perché i cartelli di divieto di balneazione non ero chiari a riguardo e comunque è un posto molto affollato. Il rilascio dell’acqua e dell’apertura delle paratie della diga viene segnalato dalle sirene, ma la velocità con cui la zona si inonda (fino al solarium di legno) è molto veloce. Vi chiederete: perché c’hanno fatto un solarium?! Vorrei saperlo anch’io.

E’ possibile raggiungere le Mole con la macchina anche se non è proprio semplice, l’indirizzo è “strada dello stabilimento”, lungo la Narni-Nera Montoro-Orte a poche centinaia di metri da Stifone. Potete lasciare la macchina lungo il vialetto. Non ci sono servizi igienici né ristoranti in questo posto (fortunatamente aggiungerei).
Le Marmore
Non lontano da Orvieto, a 20 minuti di macchina da Narni e a 7 km da Terni, si trova la Cascata delle Marmore, una incredibile opera di ingegneria romana, realizzata per convogliare le acque del Velino in quelle del Nera per bonificare le zone paludose ( ci troviamo nel Parco fluviale del Nera). La cascata quindi, è a flusso controllato (ebbene sì! non pensavo fosse artificiale) e serve ad alimentare una centrale idroelettrica. Perciò quando la cascata è a flusso minimo, si scoprono le rocce e la vegetazione sottostante.
Ma perché questo nome?!
Il nome deriva dai sali di carbonato di calcio presenti all’interno delle rocce, simili al marmo bianco. C’è inoltre una leggenda legata a questa cascata: La Ninfa Nera si era innamorata del Pastore Velino ma, poichè non era possibile un amore con un essere umano, la Dea Giunone la trasformò in fiume. Velino, pensando che Nera stesse affogando, decise di buttarsi a capofitto dalla rupe di Marmore per salvarla, ma Giove sapendo che sarebbe andato incontro a morte certa, decise di trasformalo in fiume in modo tale da ricongiungersi per sempre alla sua amata.
Non è bellissima?! La trovo super romantica *.*
E’ possibile accedere alla cascata partendo dal basso (belvedere inferiore sullo svincolo “Valnerina”) oppure dall’alto (belvedere superiore svincolo “Marmore”) dopo aver comprato il biglietto ovviamente.

La cascata fa un salto di 165 mt e per salire in cima ci sono non poche scale da fare, ma la fatica verrà ripagata da una splendida vista. All’interno del parco ci sono zone in cui fare picnic e diversi chioschetti dove prendere qualcosa da bere e mangiare (fondamentale quello in cima alla cascata dopo milioni di scale!)



Quando l’ho visitata erano aperti solo 4 sentieri su 6 per via del Covid, anche il balcone degli innamorati era momentaneamente chiuso. Poco male, perché gli altri sentieri permettono di osservarla in tutte le angolazioni. Vi conviene vedere sul sito gli aggiornamenti riguardo la riapertura dei percorsi. Sul sito inoltre trovate tutte le visite guidate, i biglietti e le attività per i più piccoli. Il biglietto per gli adulti (dai 10 in su) viene 10€. Accanto alla biglietteria c’è un bel parcheggio dove lasciare la macchina.
Ps: se ci andate fuori stagione portatevi un bel kway per ripararvi dagli spruzzi della cascata!
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